Sonosite ultrasound on Mt. Everest

La dottoressa Luanne Freer è abilissima nel gestire le situazioni difficili.

Medico esperto in medicina d'urgenza, cresciuta nell'area di Washington DC, la dottoressa Freer è direttrice sanitaria di Medcor Inc. presso il Parco nazionale di Yellowstone. Quando non è impegnata con il suo lavoro a tempo pieno o a salvare vite dall'epidemia di ebola in Sierra Leone come volontaria, è possibile trovarla nella clinica per le emergenze che ha fondato presso il campo base dell'Everest (Everest ER).

Nella stagione alpinistica, che solitamente va da aprile a maggio, la dottoressa Freer collabora con medici nepalesi e stranieri. La tenda ospedale del campo base del monte Everest fornisce assistenza medica a scalatori, visitatori, sherpa e abitanti locali. Viene finanziata dalle donazioni e da cifre simboliche richieste agli scalatori.

Gli specialisti di medicina in alta quota imparano come individuare e curare le varie patologie associate al mal di montagna, come mal di testa, nausea ed edema polmonare. Si occupano di qualsiasi problematica, dalle fratture al congelamento. Nel frattempo, la dottoressa Freer esegue estrazioni di denti infetti (utilizzando delle comuni pinze) sugli abitanti locali bisognosi di cure odontoiatriche.

Per la dottoressa Luanne Freer, poter salvare vite mentre lavora in un ambiente angusto con forniture mediche limitate è un'occasione per mettere alla prova la propria creatività e lei stessa è solita definire il proprio stile “alla McGyver”.

I piani originari della dottoressa non contemplavano l'idea di aprire una clinica nel campo base della montagna più alta (e mortale) del mondo. Ma nel 2002, mentre lavorava come volontaria per la ONG nepalese Himalayan Rescue Association (HRA), notò quante spedizioni alpinistiche in Nepal non potessero contare su personale medico qualificato.

Peggio ancora, scoprì che alcune spedizioni con medici o personale addestrato rifiutavano l'assistenza alle popolazioni nepalesi e Rai che necessitavano le loro competenze.

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Come spiegato dalla rivista Oprah Magazine, “Freer, che aveva acquisito le conoscenze necessarie in anni di lavoro nel distretto di Northern Rockies [...] era determinata a trovare un modo per offrire una migliore assistenza medica tanto agli scalatori quanto a centinaia di nepalesi che lavorano sull'Everest”.

Un anno dopo, la dottoressa tornò in Nepal per aprire Everest ER.

Nel corso della stagione alpinistica 2018, Freer ha noleggiato un ecografo poin-of-care iViz tramite il programma di prestito temporaneo di sistemi ecografici di Sonosite. La dottoressa racconta un episodio verificatosi in quel periodo:

La scorsa stagione erano con noi due medici nepalesi, il dottor Suvash Dawadi di Kathmandu e il dottor Subarna Adhikari di Pokhara, mentre il medico esterno era l'australiano Brenton Joseph Systermans.

Una sera, al tramonto, nel primo periodo della stagione, abbiamo ricevuto una comunicazione radio da un team di scalatori che si trovava al limite del campo base dell'Everest, il quale ci informava che uno dei membri della troupe per le riprese presentava un dolore epigastrico acuto e insorto improvvisamente.

Abbiamo raggiunto la loro posizione trasportando in tutta facilità il sistema Sonosite e la borsa per il pronto intervento.

Una volta sul posto, abbiamo rinvenuto il paziente in stato di ottundimento. La comunicazione col paziente e i suoi compagni era complicata da difficoltà di traduzione, per cui siamo ricorsi a un misto tra la loro lingua nativa, il nepalese e l'inglese per ottenere qualcosa di quanto di più simile a un'anamnesi.

Dopo una prima rianimazione, abbinata a fluidi per via endovenosa, analgesia e farmaci gastrici, siamo riusciti a utilizzare il dispositivo Sonosite come strumento di diagnostica “in tenda”, piuttosto che “in corsia”, e immagino che questa sia l'applicazione più concreta della POCUS. In questo modo abbiamo potuto escludere dalle cause del dolore patologie importanti quali perforazione dell'aneurisma dell'aorta addominale, perforazione dell'ulcera peptica e colica biliare.

In seguito alla rianimazione, abbiamo riunito un team per trasportare il paziente in barella per gli 800 metri che ci separavano dalla clinica, mentre eravamo avvolti dall'oscurità. Durante la notte, abbiamo continuato con la terapia e il monitoraggio del paziente.

Per fortuna, le sue condizioni sono migliorate rapidamente e, la mattina seguente, è stato in grado di camminare fino all'elisuperficie. L'utilizzo della POCUS ci ha garantito certezze in una situazione difficile con risorse e possibilità di comunicazione limitate.

 

I prodotti FUJIFILM Sonosite sono appositamente testati per operare in condizioni difficili. Tuttavia, alcuni ambienti possono sottoporre le attrezzature a sollecitazioni superiori ai livelli testati. Per maggiori informazioni sulle capacità operative del prodotto, contatta il rappresentante FUJIFILM Sonosite locale. 

 

Informazioni sulla durevolezza degli ecografi Sonosite 

Gli ecografi Sonosite erano stati progettati inizialmente per uso militare, per cui era fondamentale renderli resistenti a tutto. È per questo che li abbiamo scossi, fatti cadere e sottoposti a verifiche estreme. Ecco a cosa riescono a resistere i nostri dispositivi.

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