Sonosite ultrasound in Papua New Guinea

Convinta promotrice dell'uso diffuso degli ecografi point-of-care, la dottoressa Yasmin Endlich è un'anestesista che pratica la professione in Australia, ma che viaggia regolarmente in Papua Nuova Guinea per formare i medici locali. Di seguito spiega come i blocchi nervosi siano uno strumento chiave nell'arsenale di un anestesista che opera in aree rurali:

"La Papua Nuova Guinea, un paese con oltre 8 milioni di abitanti, può contare su meno di 30 anestesisti, la metà dei quali sono ancora in fase di formazione. Non è una coincidenza che, ad ora, io abbia già incontrato tutti gli anestesisti del paese.

Quest'anno, il 54° Medical Symposium si è tenuto a Madang, in Papua Nuova Guinea. I partecipanti sono stati oltre 600, compresi medici e infermieri. Il tema dell'incontro era la salute nelle aree rurali.

Abbiamo portato con noi quattro ecografi Sonosite M-Turbo, con il supporto della formatrice esperta in ecografia clinica Lynette Hassal, di Sonosite Australia, e dell'amministratore delegato di Sonosite Australia, Greg Luck, che si è addirittura prestato per una dimostrazione con l'ecografo. Nel nostro viaggio ci hanno accompagnato anche un mio collega, in qualità di consulente anestesista, il mio primo assistente, una delle nostre infermiere anestesiste e la mia famiglia.

Abbiamo tenuto seminari in collaborazione con la comunità di anestesisti riguardanti le tecniche di anestesia loco-regionale ecoguidata, tra cui blocchi dei nervi periferici e del sacrospinale, oltre che sull'utilizzo dell'ecografia per il controllo delle vie aree.

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Inoltre, abbiamo tenuto un seminario sui blocchi dei nervi periferici e del sacrospinale presso la Rural Doctors Association. Qual è la ragione che ci ha portato a scegliere i blocchi dei nervi periferici e del sacrospinale e il controllo delle vie aeree tramite ecografia come temi principali della nostra formazione?

1) Prima di tutto, il luogo. In Papua Nuova Guinea, l'accesso alle forniture mediche, compresi medicinali e ossigeno suppletivo, è molto limitato. Tentare di evitare l'anestesia generale per interventi chirurgici nei quali sarebbe sufficiente un blocco nervoso locale è una scelta intelligente.

2) La Papua Nuova Guinea presenta un alto tasso di tubercolosi farmaco-resistente, per cui è maggiore la probabilità di diffusione dell'infezione nelle sale operatorie. Le fratture ossee sono frequenti, a causa di incidenti, cadute da palme comuni o palme di Betel e di un alto tasso di violenza. Il blocco nervoso del sacrospinale riesce a produrre su questo tipo di pazienti un effetto analgesico ottimale e sicuro, scongiurando la necessità di un complicato ricovero in terapia intensiva, un reparto che in questo paese è molto difficile da trovare. 

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3) Circa l'85 % della popolazione della Papua Nuova Guinea vive in aree rurali, lontano dagli ospedali. Se si unisce questa distanza all'alta frequenza degli incidenti, si intuisce immediatamente quanto sia fondamentale riuscire a garantire l'analgesia per diversi tipi di fratture ossee in questi contesti.

4) Il tasso di carcinoma orale della Papua Nuova Guinea è il più alto al mondo e, per questo, il controllo delle vie aree in fase pre-operatoria assume un ruolo di primaria importanza. Sfortunatamente, però, in questo paese gli scanner per TC e risonanza magnetica sono praticamente assenti e gli anestesisti spesso faticano a stabilire l'estensione dei tumori alla bocca e al collo. Ignorare con cosa si ha a che fare quando si intuba un paziente può mettere a repentaglio la sua vita. Come se non bastasse, per molti di questi pazienti si rende necessaria una tracheotomia. Di conseguenza, saper valutare le condizioni della trachea tramite ecografia aiuta a evitare sorprese e a fare in modo che i chirurghi possano prepararsi per il caso specifico del paziente.

Il tema dell'incontro del prossimo anno sarà “Educazione clinica” e speriamo di poter continuare a portare conoscenze e formazione in questa parte del mondo, tanto affascinante quanto tristemente dimenticata".

 

Informazioni sulla POCUS e sull'anestesia 

Medici e infermieri anestesisti fanno sempre più ricorso agli ecografi per posizionare gli aghi in modo corretto, al fine di migliorare l'efficienza operativa e ridurre le complicazioni causate da uno scorretto posizionamento, oltre che il disagio per il paziente. Informazioni su come gli ecografi per il punto di cura possono aiutare medici e infermieri anestesisti e su quali sono gli ecografi che prediligono.

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