Sonosite blog: Scottish Program Puts POCUS in Rural Ambulances

I sistemi ecografici M-Turbo di FUJIFILM Sonosite’s offriranno presto servizi di diagnostica preospedaliera nelle Highlands scozzesi come parte dell'innovative SatCare trial. Lo studio ha lo scopo di combinare ecografia per il punto di cura e sistemi di comunicazione avanzati al fine di consentire la lettura in remoto delle immagini e di prendere decisioni in caso di condizioni da affrontare tempestivamente.

Lo sviluppo continuo di reti di dati mobili ad alta velocità ha trasformato telemedicina, diagnosi in remoto e indicazioni terapeutiche, arrivando a ottenere risultati migliori per svariate condizioni mediche. Tuttavia, molte soluzioni telemediche esistenti si basano sulle tecnologie di telecomunicazione di reti mobili in 3G e 4G e si rivelano quasi inutili nelle comunità rurali e in zone con una scarsa copertura di rete. 

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“SatCare punta ad affrontare questi problemi unendo sistemi POCUS e comunicazioni satellitari per consentire sonografia rapida e diagnostica in remoto in luoghi e aree isolate che richiedono lunghi periodi di viaggio per l'assistenza secondaria”.

Coordinati dal Centre for Rural Health dell'università di Aberdeen e finanziati dall'European Space Agency, questo progetto di collaborazione prevede l'equipaggiamento di cinque ambulanze con i sistemi M-Turbo di FUJIFILM Sonosite e sistemi di comunicazione satellitare ViaSat realizzati su misura. 

La dottoressa Leila Eadie, ricercatrice presso il Centre for Rural Health dell'università ha spiegato che l'ecografia per il punto di cura è ora considerata uno strumento essenziale per l'assistenza d'urgenza in un ospedale. 

“Il nostro obiettivo è quello di offrire questo tipo di prestazioni anche in caso di emergenza sanitaria“, ha dichiarato la dottoressa Eadie. “Sebbene l'ecografia preospedaliera sia una pratica già nota, studi precedenti hanno evidenziato che l'incapacità di interpretazione clinica delle immagini ecografiche rappresenta il maggiore ostacolo all'utilizzo efficace del macchinario. 
“Al contrario, per acquisire correttamente le immagini è necessaria una formazione minima. Successivamente, grazie a SatCare, un esperto sarà in grado di valutare da remoto le immagini acquisite dai paramedici.* Il progetto ha lo scopo di massimizzare i benefici disponibili senza la necessità di imporre a tecnici e paramedici lunghi corsi di formazione sulle tecniche ecografiche”. 

“Grazie alla collaborazione con il servizio di ambulanza scozzese (Scottish Ambulance Service), attualmente stiamo formando paramedici appartenenti a cinque unità di soccorso delle Highlands per l'esecuzione di ecografie predeterminate, destinate a fornire una diagnosi sicura per un buon numero di condizioni critiche”, ha affermato Eadie. 

”Le immagini vengono trasmesse in tempo reale al Raigmore Hospital, l'ospedale universitario più importante delle Highlands, dove un medico d'urgenza esperto ha il compito di interpretarle, insieme a un filmato che riassume le condizioni del paziente e a un'eventuale anamnesi. In questo modo il personale dell'ambulanza viene esonerato dal compito di analizzare le immagini ecografiche e il medico può fornire il suo supporto da remoto alle decisioni relative al trattamento da offrire al paziente in fase preospedaliera”, continua la dottoressa Eadie. 

“Il potenziale di un simile approccio è stato già dimostrato nell'ambito di un precedente studio di fattibilità. La ricerca denominata SURS (Satellite Ultrasound for Rural Stroke, Ecografia via satellite per ictus in aree rurali) combina l'ecografo utilizzato presso il punto di cura con sistemi avanzati di telecomunicazione, nel tentativo di consentire una rapida valutazione dei pazienti colpiti da ictus al momento dell'intervento sul posto”.

Il dottor Luke Regan, primario di Medicina d'Urgenza al Raigmore Hospital, ha illustrato i potenziali vantaggi clinici legati all'adozione di tale approccio. 

“La medicina d'urgenza preospedaliera cerca di equilibrare rischi e vantaggi, spesso in situazioni in cui non vi è tempo da perdere“, afferma il dottor Regan. “Il nostro obiettivo è quello di creare in un ambiente preospedaliero equivalenti diretti di alcuni degli algoritmi diagnostici già esistenti all'interno dei servizi di pronto soccorso ospedaliero, come quelli utilizzati sui pazienti in stato di shock o con dolori addominali“.

“Abbiamo deciso di incentrare questo studio su un numero di condizioni potenzialmente fatali (trauma maggiore, dolore toracico, dispnea, dolore addominale e shock emodinamico) che potrebbero beneficiare di una diagnosi precoce e più accurata”, aggiunge. 

“Per esempio, la dispnea acuta potrebbe dipendere da edema polmonare, polmonite, pneumotorace, BPCO o insufficienza cardiaca destra. Cercare di stabilire il corretto ciclo di trattamento basandosi solo sul quadro clinico potrebbe tradursi in una terapia inefficace o errata. Ma se si esegue un'ecografia sul posto e le immagini vengono interpretate da uno specialista in ospedale, il personale dell'ambulanza avrà un quadro più completo delle condizioni del paziente e sarà in grado di agire di conseguenza ancor prima che il paziente raggiunga l'ospedale.

 

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“Le informazioni aggiuntive che le scansioni permettono di ottenere possono inoltre influire sulla gestione del paziente una volta in ospedale. Per esempio, potrebbe essere reindirizzato a un centro specialistico o trasferito direttamente al laboratorio di emodinamica o in sala operatoria, evitando il triage al pronto soccorso. Conoscere in anticipo le condizioni del paziente ci consente di predisporre ancor prima del suo arrivo in ospedale le risorse necessarie, per esempio chirurghi, ginecologi e prodotti ematici, così da garantire un'assistenza efficiente.

“La scelta del sistema ecografico per il punto di cura è un fattore fondamentale per il successo di questo tipo di iniziativa”, ha aggiunto Regan. “Abbiamo bisogno di uno strumento che sia abbastanza compatto e resistente per l'uso in ambiente preospedaliero e, allo stesso tempo, intuitivo per poter essere utilizzato senza difficoltà in quelle situazioni di emergenza in cui il personale sanitario è particolarmente sotto pressione. Ho utilizzato diversi sistemi ecografici per il punto di cura durante la mia carriera, anche in ambiente preospedaliero, facendo parte del Servizio medico di emergenza con elicottero di Sydney che utilizzava apparecchiature Sonosite. E proprio sulla base della mia esperienza, posso affermare che i sistemi Sonosite sono perfetti per questo tipo di situazione. 

“I paramedici che abbiamo formato finora hanno familiarizzato rapidamente con il sistema M-Turbo e sono in grado di acquisire con rapidità le immagini necessarie da sottoporre al medico per la diagnosi da remoto. Longevità e resistenza sono caratteristiche importanti per le apparecchiature che vengono utilizzate in ambulanze in continua attività. La valutazione ecografica deve infatti integrarsi perfettamente nella pratica quotidiana del personale parasanitario”.

*L'ambito medico di applicazione può variare in base allo stato, al paese e/o alla giurisdizione locale.

 

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